Tra gli sport acquatici di maggior fascino ci sono sicuramente le immersioni subacquee. Immergersi con maschera e bombole permette di ammirare il mondo sottomarino e scoprire una natura davvero unica. Diversamente dallo snorkeling però, il diving richiede l’utilizzo di un’attrezzatura complessa e di un corso che permetta di conseguire un brevetto. Esistono infatti norme di sicurezza e leggi fisiche che governano le immersioni che è fondamentale conoscere. La prudenza non è mai troppa, è necessario affidarsi a un esperto e non andare mai da soli.
Conoscere gli strumenti
La prima cosa che è importante conoscere è l’attrezzatura del subacqueo. Probabilmente tutti conosciamo già pinne, maschera, muta e bombole. Oltre a questi c’è l’erogatore, che consente il passaggio d’aria dalle bombole alla bocca, riducendone la pressione. Il gav, giubbotto ad assetto variabile, permette di mantenere un equilibrio grazie ad una camera d’aria che si gonfia e sgonfia in base alle necessità. La zavorra serve a controbilanciare la spinta positiva della muta ed è costituita da una cintura con dei pesi. Altri strumenti utili sono: coltello, orologio e profondimetro.
Pianificare le immersioni
La pressione dell’acqua, che aumenta con l’aumentare della profondità, può provocare la malattia da decompressione (MDD), causata dalla formazione di pericolose bolle d’azoto nel sangue. Il modo migliore per prevenire la MDD è programmare le attività di immersioni subacquee attraverso i pianificatori di immersioni, tabelle finalizzate ad immergersi e a risalire in sicurezza.
Imparare a compensare
La pressione che aumenta durante la discesa è anche causa di una riduzione di volume nell’orecchio medio, che provoca fastidio e talvolta dolore. Per questo motivo è fondamentale saper compensare. La manovra di compensazione di Valsava, semplice ed efficace, si esegue tappando il naso e soffiando aria dai polmoni, senza forzare troppo, fino a quando la pressione nelle orecchie non diminuisce.
Altri consigli utili
Sempre per motivi di pressione è fondamentale aspettare 24 ore tra un’immersione e un volo aereo. La ridotta pressione nella cabina dell’aereo potrebbe infatti indurre alla formazione di bolle di azoto nel sangue e causare un’embolia. Durante le immersioni infine è importante mantenere la calma, controllare la respirazione e saper comunicare con i compagni. Una volta riemersi dall’acqua è il momento di riposarsi e rifocillarsi con acqua e frutta fresca.